3 giugno – 30 novembre 2023
Palazzo Ducale di Guastalla, via Gonzaga, 16
Mostra a cura di Archivio Ghirri e Gloria Negri
Consulenza scientifica: Franco Farinelli
Inaugurazione sabato 3 giugno alle ore 17.30
Apertura al pubblico:
Mercoledì, sabato e domenica 09.30-12.30 / 15.30-18.30
Visite guidate e aperture straordinarie su richiesta
Ingresso:
intero € 5,00; ridotto € 3,00
Info:
• Ufficio Turistico 0522 839763 uit@comune.guastalla.re.it
• Ufficio Cultura 0522 839756 – 761 ufficiocultura@comune.guastalla.re.it
Le fotografie di Luigi Ghirri esposte in questa mostra al Palazzo Ducale di Guastalla sono la proposta di quell’esperienza per cui “E’ difficile dire perché una stanza, le pietre di una strada, un angolo di giardino mai visto…diventino improvvisamente famigliari, nostri”.
Un percorso che, secondo la lettura di Franco Farinelli, si colloca in quella area intermedia tra i concetti di luogo e spazio che Ghirri riesce così bene a penetrare.
Tra il luogo identificabile, connotato con precisione, noto alla nostra quotidianità e gli orizzonti verso l’infinito della nostra pianura, così leggibili nei solchi della terra e nella dissoluzione dei contorni che la nebbia o la neve ci invitano ad accogliere, ci sta la nostra esperienza umana che li possiede entrambi.
Ghirri ci sorprende continuamente perché ci mostra il mondo che vediamo tutti i giorni come se fosse nuovo e antico allo stesso tempo c’è un “adesso” inequivocabile, ma c’è anche un “sempre” che normalmente non siamo capaci di cogliere e che le sue immagini ci rivelano.
PERCORSO ESPOSITIVO
Una ottantina di fotografie sono organizzate secondo le seguenti sezioni:
• SEZ. 1: LUOGHI: una ventina di immagini di Guastalla, Gualtieri, Boretto, Brescello, Luzzara, Novellara, Pomponesco ecc. saranno raggruppate per paese in modo che sia riconoscibile a prima vista la connotazione del luogo. Questa sezione è la prima ad essere presentata perché per chi abita qui deve essere un colpo al cuore come vedere un album di famiglia. Inoltre in questa prima sezione sono già contenuti tutti i temi che saranno approfonditi in quelle successive.
• SEZ. 2: SPAZI 1: immagini della campagna, sia reggiana che modenese, bolognese e mantovana. Gli orizzonti e i punti di fuga naturali sono gli stessi a cui siamo abituati tutti noi abitanti della bassa, ma spingono l’occhio verso un altrove che ognuno può riempire coi propri fantasmi e i propri sogni. I cieli di Luigi Ghirri.
• SEZ.2: SPAZI 2: L’infinito: immagini della campagna con la neve: la luce che unisce cielo e terra. Lo spazio di sempre completamente ridisegnato dalla luce
• SEZ.2: SPAZI 3: Il limite: la soglia. Immagini di soglie nel vuoto, ma anche di muri in cui la terza dimensione è data dai fiori che si arrampicano, di facciate forate da porte morte semicoperte da sipari: il limite spaziale che chiude ma suggerisce sempre altre realtà nascoste l’esterno dell’inquadratura o il piano verso l’osservatore.
• SEZ.3: INTERNO/ESTERNO: Come dice Luigi Ghirri “in Italia, gli interni delle case, delle chiese, dei cinema e dei negozi, sembrano musei in miniatura pieni di oggetti, una sorta di album locale. Se le nostre camere contengono i nostri gesti, “in modo tale che attraverso gli oggetti si possa leggere una storia, nelle trattorie, nei bar, nei ristoranti continuiamo a trovare i segni dell’accoglienza e dell’incontro” Questa sezione è un tuffo nella nostra cultura più profonda e radicata.
• SEZ.4: PAOLA e LUIGI: il percorso si conclude con una immagine di Paola, sua compagna di vita e lavoro, e due scatti che ritraggono entrambi. Come due padroni di casa che ci accompagnano all’uscita della mostra, lasciandoci l’idea di una ricerca artistica e personale nella quale la condivisione è un arricchimento.
Saranno esposte sia fotografie del repertorio “Vintage”(cioè stampate con l’approvazione e il controllo diretto di Luigi) sia “Modern” (cioè stampate postume ma con il controllo di Paola); sia stampe attuali (eseguite dallo stesso laboratorio che da sempre si occupa del lavoro di Ghirri e controllate dall’Archivio).
Accanto alle foto sarà posto un piccolo segno di riconoscimento per identificare i tre repertori. Lungo il percorso saranno inseriti brevi estratti dagli scritti di Luigi Ghirri. La mostra non prevede un catalogo, ma sarà completata da una pubblicazione distribuita solo all’interno della esposizione consistente in un quaderno con testi di Franco Farinelli, Giorgio Messori e Daniele Benati.
FINALITA’, OBIETTIVI, FRUITORI, RILEVANZA CULTURALE E AMBIENTALE
Finalità della mostra è lo stimolo alla lettura del territorio attraverso la visione sensibile e complessa proposta dalla ricerca di immagine condotta da Luigi Ghirri. Il percorso tra luoghi, spazi e interni è particolarmente incentrato sul territorio padano, con attenzione ai centri, alla campagna e al Po.
L’esposizione si rivolge ad un pubblico di tutte le età e le estrazioni socio culturali, grazie all’immediatezza del linguaggio ghirriano. Un apparato di testi dello stesso fotografo aiuterà l’interpretazione delle opere.
La rilevanza culturale del percorso si inserisce in quelle narrazioni della pianura che hanno come referenti Zavattini, Strand e Celati. Il disvelamento di luoghi e spazi propone un altissimo livello di riflessione sugli aspetti ambientali che si modificano sotto i nostri occhi.
Dal mese di ottobre e novembre sarà curata la proposta di laboratori e atelier per le scuole di ogni ordine e grado.
Gloria Negri
Assessore alla Cultura Comune di Guastalla