RAGGIUNGERE LA CITTÁ

Guastalla è uno dei comuni più a nord della provincia di Reggio Emilia, situato proprio sull’ argine del fiume Po e a ridosso della provincia di Mantova.

  • Strade e Autostrade

La Strada Provinciale 62R è la principale arteria viaria della zona, legando le città dellla Bassa Reggiana ai confini con le provinve di Parma e Mantova.

Ad essa si riunisce anche la Strada Provinciale 42 proveniente da Reggio. La Strada Provinciale 35, uscendo dal centro storico, attraversa il Po e collega la città con la Lombardia.

Negli ultimi anni a lato di Guastalla è stata aperta la nuova SP 62 R variante Cispadana che collega esternamente i centri urbani lungo il fiume e sostituisce la vecchia strada che passava sul tortuoso argine del Po.

Per quanto riguarda la rete autostradale, a seconda della direzione dalla quale si proviene, si può scegliere il casello Terre di Canossa-Campegine sulla A1 – Autostrada del Sole oppure quello di Reggiolo-Rolo sulla A22 – Autostrada Modena-Brennero.

  • Ferrovie

La stazione di Guastalla è posta sulle linee ferroviarie Parma – Suzzara e Reggio Emilia – Guastalla; nel territorio comunale sono presenti anche la stazione di Tagliata e la stazione di San Giacomo

  • Aeroporti

Lo scalo più vicino è il “Giuseppe Verdi” di Parma, ma sono facilmente raggiungibili anche gli scali maggiori di Milano, Bergamo, Bologna e Verona.

Risvegliamo Guastalla e il suo potere seduttivo

“…Ciò che cerchiamo non è un ordine
definitivo, ma un ordine aperto, capace di un
continuo sviluppo ulteriore…”

Kevin Lynch

Non vi è alcun dubbio che la Guastalla storica sia una piccola città affascinante, ricca di angoli facilmente misurabili dall’occhio, con spazi abbastanza larghi da non essere soffocanti e abbastanza contenuti da non essere dispersivi, con edifici di grande identità architettonica ben amalgamati nei percorsi e nelle facciate.
Ogni ospite che viene per la prima volta è sedotto da questo scrigno di piazze e architetture appoggiato tra campagna e golena fluviale, protetto dagli argini a nord e aperto alla valle verso sud, immerso in un verde antropizzato ma ancora soggetto alla potenza del fiume.
Nonostante questo enorme valore, negli ultimi anni si lamenta uno spegnimento della vitalità urbana, un abbandono dei punti di aggregazione, una progressiva indifferenza al luogo; criticità che sembra spingere verso una perdita di identità.
Spesso vengono additate tra le cause l’ingresso di nuove etnie e la crisi economica che porta a frequentare meno gli spazi commerciali e, certamente non ultimo, un terremoto che sembra aver colpito solo i luoghi pubblici.
Certamente nessuna di queste evidenze può essere ignorata, tuttavia un atteggiamento critico che si limita ad additare le negatività finisce col generare sfiducia nelle possibilità di cambiamento e l’abbandono di ogni partecipazione alla vita della comunità. Eppure a Guastalla sono numerosissime le associazioni di volontariato in ogni campo, dallo sport, alla cultura, al sociale. L’assessorato alla cultura insediatosi nel giugno di quest’anno propone un punto di vista che si lasci alle spalle i lamenti e le lodi del buon tempo andato: è ora di reagire, di cominciare a considerare le risorse e non solo le assenze, di riscoprire la bellezza che diamo per scontata pur non conoscendola a fondo. Dobbiamo tornare a essere curiosi.
L’assessorato può assumere un ruolo progettuale, definire temi di intervento e diventare regista di situazioni che accolgano e producano cultura creando il desiderio di andare oltre, di approfondire, innescando un processo virtuoso che da una iniziativa ne fa nascere un’altra per naturale estensione.
Per fare ciò è assolutamente necessario che le proposte siano di alta qualità, siano rivolte a un pubblico vasto per età, esigenze e gusti, che coinvolgano i cittadini in una partecipazione concreta e non solo passiva, valorizzando risorse già presenti ma poco conosciute o mai messe veramente in condizione di interagire.

Gloria Negri