Strada principale del centro storico, prende il nome dalla dinastia che resse la città di Guastalla dal 1539 al 1746. Via Gonzaga percorre l’abitato lungo la direttrice nord-sud, aprendosi da Largo dei Mille a sud e terminando su Largo Gramsci a nord. Questa grande arteria era presente fin dal progetto che Domenico Giunti realizzò per Guastalla, su commissione di Ferrante Gonzaga, nel 1549. Con il progredire dell’opera di rifondazione urbanistica della città, via Gonzaga divenne la strada maestra che collegava la parte preesistente della città con le nuove aree di stampo rinascimentale, come la Piazza Maggiore e il Palazzo Ducale. Oggi costellata di negozi e attività tra le più varie, un tempo ospitava i palazzi delle nobili famiglie cittadine.
PIAZZA MARTIRI PATRIOTI
Costituisce l’accesso sud del centro storico e sorge al posto dell’antico baluardo della Ghiacciaia, dove si conservava la neve dell’inverno per rinfrescare i cibi. Questa zona era anche chiamata Piazza Roma, poiché nelle sue vicinanze sorgeva la struttura di Barriera Romana, che a sua volta aveva sostituito la precedente Porta della Madonna, o di San Francesco, abbattuta nel 1887. L’attuale nome della piazza è dovuto alla presenza del Monumento ai Caduti opera di Carlo Pisi di Brescello, inaugurato il 4 novembre 1922.
Collocato al centro del giardino, il monumento è composto da un ampio basamento a gradoni su cui poggia un un obelisco in marmo. Un gruppo scultoreo orna il lato rivolto verso l’accesso al centro storico: quattro soldati con elmetto, seminudi e appena velati da un sottile drappo ai fianchi sono intenti a trasportare la prua di una nave con una vittoria alata.
CHIESA DI SAN FRANCESCO
Il complesso architettonico a cui appartiene la Chiesa di San Francesco, oggi sconsacrata, risale ai primi anni del 1600; è composto da un edificio principale a pianta basilicale-longitudinale, con ex destinazione d’uso di culto, e dal campanile, posto in adiacenza sul lato occidentale.
Il corpo di fabbrica principale è costituito da un’unica navata centrale, coperta da volta a botte con unghie e affiancata su entrambi i lati principali da tre cappelle laterali voltate a botte. La navata principale termina a sud con un’abside semicircolare.
Dopo i lavori di ripristino a seguito degli eventi sismici del 2012, la ex chiesa di San Francesco è tornato ad essere utilizzata come sala espositiva.
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