CONVENTO DELLE AGOSTINIANE ( OSPEDALE VECCHIO)
Dall’altra parte della piazza rispetto alla Torre Civica, sorge la struttura che originariamente ospitava il Convento di San Carlo della Agostiniane, situato tra l’antica Rocca e Porta San Francesco. Accanto al complesso centrale del convento, realizzato nel 1624, fu in seguito costruita nel 1651 la chiesa di San Carlo, una delle quattro chiese che costituiscono la cosiddetta croce del Volterra.
La nascita di questo edificio fu fortemente voluta dal duca Ferrante II Gonzaga. Alla morte della moglie Vittoria Doria nel mese di luglio 1618, infatti, rimanevano a Guastalla tre principesse in tenera età orfane di madre. Il padre decise quindi di ordinare la realizzazione di una nuova istituzione dove istruire ed educare le figlie. L’incarico di costruire l’edificio fu conferito a Giuseppe Maria Banzolo già nel 1619. Tuttavia pare che l’intento iniziale fosse quello di erigere non un monastero, ma un collegio, cioè un luogo in cui le giovani nobili di Guastalla e di casa Gonzaga fossero istruite senza necessariamente farsi monache. Sarà in seguito Cesare II a trasformare l’edificio in monastero sotto la regola di Sant’Agostino. La dedicazione della chiesa sul lato nord, appena terminata, a San Carlo Borromeo dimostra l’attaccamento che Cesare, insieme alla comunità guastallese, avevano per il prozio materno.
Dopo la soppressione napoleonica, avvenuta nel 1810, il convento fu trasformato in Ospedale Civile e la chiesa, spogliata del suo arredo interno, divenne magazzino per il Comune.
Ancora oggi entrando nel cortile interno, si intuisce l’impostazione del chiostro principale caratterizzato da un forte chiaroscuro di impronta manierista.