4. Una Corte Europea – XVIII secolo
Il 1692 segnò un momento fondamentale nella storia di Palazzo Ducale. Dopo 14 anni di unione con Mantova tornarono in Guastalla i Gonzaga di questa linea dinastica. Il duca Vincenzo, cugino e cognato di Ferrante III, dovette affrontare il rifacimento di buona parte dell’arredo artistico dell’edificio, spogliato a più riprese da divisioni ereditarie e trasferimenti di beni a Mantova e Casale Monferrato. Qui lavorò Benedetto Gennari, grande pittore barocco, al suo ritorno dalla Corte di Londra. Dal 1702 questo duca e poi i figli Antonio Ferdinando e Giuseppe Maria furono i capi della Casa Gonzaga. Estinta la linea di Mantova ne assunsero il ruolo, divenendo anche duchi di Sabbioneta e principi di Bozzolo, nonché duchi titolari di Mantova.
Già “Altezze Serenissime” dai tempi di Ferrante III, i duchi di Guastalla furono, con Savoia, de’ Medici, Este e Farnese una delle cinque antiche dinastie sovrane d’Italia ancora regnanti. I matrimoni con le principesse di Assia-Darmstad e Schleswig-Holstein portarono in Guastalla e in Corte dame e gentiluomini di origine germanica. Il matrimonio tra Eleonora di Guastalla e Francesco Maria de’ Medici fu il penultimo tra regnanti italiani. Il gusto viennese si impose a Corte, nelle cerimonie e negli arredi. I diplomatici al servizio della Casa ducale facevano la spola tra Guastalla e le capitali italiane ed europee, inviando lettere e relazioni che ancora parlano il linguaggio della politica.