Palazzo Ducale

7. Dal Pubblico al Privato – XIX secolo

L’Ottocento segna per Palazzo Ducale tre importanti momenti. Il primo è costituito dal divenire “Palazzo Imperiale”. Condizione di breve durata, quanto è breve l’assetto istituzionale napoleonico. Con la Restaurazione e il ritorno dello Stato dei ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, regnante Maria Luigia d’Austria, si insediarono a Palazzo Ducale i nuovi uffici della monarchia amministrativa ottocentesca. A fianco di questi iniziarono a insediarsi attività commerciali private. Affittuario della Cavallerizza, ormai utilizzata come magazzino, fu il celebre pittore Antonio Gualdi. Nel Palazzo, ora proprietà del Patrimonio dello Stato, se da un lato si restaurano ancora i saloni e le gallerie, dall’altro iniziano le cessioni immobiliari. Il palazzo della Racchetta fu uno dei corpi di fabbrica venduti, altri furono abbattuti. La struttura però mostra i segni del tempo, anche nell’edificio principale. Alla metà del secolo, secondo importante momento, occorre intervenire per alleggerire la massa muraria, abbassando il secondo piano e suddividendo i saloni in ambienti più piccoli. È l’assetto che vediamo oggi. Infine, terzo momento, l’unità d’Italia porta alla vendita a privati di tutto l’immobile, spogliato degli infissi e di tutto quanto vi fosse rimasto di antico. Nel 1896 Palazzo Ducale tornò ad un unico proprietario, che vi avviò profondi lavori di rifacimento e restauro, non privi di singolari “revisionismi” artistici.

Ambienti al secondo piano
Ambienti al secondo piano